Pensioni Gennaio 2023 – Slittamento Perequazione

Come è risaputo, Gennaio è il mese in cui l’importo delle pensioni aumenta, attraverso il meccanismo della perequazione. Le pensioni, cioè, vengono rivalutate e adeguate al costo della vita, secondo gli indici ISTAT. Tuttavia, quest’ anno non si assisterà agli aumenti attesi direttamente da gennaio per alcuni, in quanto la perequazione è stata posticipata.

In questo articolo, rispondiamo a tutte le tue domande e ai tuoi dubbi.

PERCHÈ PER ALCUNI L’AUMENTO È SLITTATO?

La legge di bilancio 2023 prevede modifiche normative in materia di rivalutazione delle pensioni d’importo superiore a 4 volte il Trattamento Minimo INPS. In particolare, la manovra finanziaria introduce delle fasce di rivalutazione differenziate a seconda degli importi, alzando il tasso di rivalutazione per le pensioni al di sotto del trattamento minimo. I tempi tecnici di attuazione delle novità normative hanno dettato un ritardo degli aumenti delle pensioni, che verranno contabilizzati a febbraio.

QUALI SONO I TRATTAMENTI INTERESSATI DALLO SLITTAMENTO?

Tenendo in considerazione che le novità introdotte dalla finanziaria riguardano le pensioni superiori ai 2.101,52 € mensili lordi, con la mensilità di gennaio l’Inps ha provveduto a rivalutare i soli trattamenti fino a questo importo. Nello specifico, sulle pensioni inferiori a 4 volte il Trattamento Minimo INPS è stato applicato un tasso di aumento provvisorio del 7,4% , nella misura del 100%.

Diversamente, i trattamenti superiori a questa soglia sono stati versati con lo stesso importo lordo del 2022.

L’AUMENTO DI GENNAIO VERRÀ RECUPERATO?

Lo slittamento della perequazione non annulla l’aumento, ma lo posticipa. Per i trattamenti pensionistici superiori ai 2.101, 52 € mensili lordi, la rivalutazione prevista per gennaio sarà versata a febbraio, come arretrato.

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