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Manovra 2025 Cisl

Manovra 2025 – Dentro e Oltre il DDL Bilancio

È in corso l’iter di approvazione della manovra finanziaria 2025, che dovrà concludersi entro fine anno. Positive tutte le misure che rispondono alle priorità e alle richieste avanzate dalla Cisl negli ultimi mesi.

In attesa del testo definitivo della Legge di Bilancio 2025, facciamo un riepilogo dei principali temi.

Pensioni – Cosa abbiamo ottenuto

La manovra 2025 recepisce alcune delle richieste Cisl in merito alle pensioni tra cui:

  • Indicizzazione delle pensioni all’inflazione;
  • Contributo di solidarietà per banche e assicurazioni;
  • Rifinanziamento APE sociale;
  • Incentivi fiscali e contributivi ai lavoratori che ritardano il pensionamento;
  • Proroga quota 103 e Opzione Donna.

Sanità

La manovra prevede un aumento delle risorse per la sanità. In particolare, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard è incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, 5.078 milioni di euro per l’anno 2026, 5.780 milioni di euro per l’anno 2027, 6.663 milioni di euro per l’anno 2028, 7.725 milioni per l’anno 2029 e 8.898 milioni annui a decorrere dall’anno 2030.

Una quota delle risorse incrementali è destinata ai rinnovi contrattuali 2028-2030.


Inoltre, le spese sanitarie e quelle per i mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dalla manovra. Sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese le spese sanitarie detraibili; così come sono esclusi gli oneri sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024.


Per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) è prevista una quota pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.

Famiglia

Per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 è previsto un “bonus nuove nascite” una tantum da 1.000 euro, per nuclei familiari con Isee inferiore a 40.000 euro annui.

Il bonus mamme, anche con due figli, viene esteso alle lavoratrici autonome con un tetto di reddito fino a 40mila euro.

La Manovra, inoltre, estende a tutti e rende strutturale il bonus nido previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un Isee fino a 40mila euro.

Infine, il testo della legge di bilancio conferma l’esclusione dell’assegno unico dal computo dell’Isee per la richiesta dell’agevolazione.

Povertà

La Manovra 2025 prevede nuove risorse per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità attraverso la Carta “Dedicata a te”.

La dotazione del fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti è incrementata di 50 milioni di euro annui dal 2025.

Inoltre la dotazione del fondo istituito presso il Ministero dell’agricoltura destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità e di carburanti, o in alternativa di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale per soggetti con Isee fino a 15mila euro è incrementata di 500 milioni per il 2025 per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

Cuneo

Cambia il meccanismo che consente di rafforzare le busta paga dei lavoratori dipendenti fino a 40mila euro, estendendo gli effetti previsti prima fino a 35mila euro con il taglio del cuneo contributivo.

Il primo articolo della legge di bilancio conferma le attuali aliquote Irpef e alza la base delle detrazioni sul lavoro da 1.880 a 1.955 euro.

Dentro e oltre il DDL Bilancio – Cosa chiediamo

La Cisl esprime soddisfazione per i risultati raggiunti, ma è pronta a continuare il confronto e il proprio impegno per:

  • Aumentare maggiormente le risorse per pensioni minime e non autosufficienza
  • Incrementare gli sgravi fiscali alle fasce medie
  • Rendere la previdenza più flessibile e sostenibile
  • Rafforzare il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale
  • Utilizzare le risorse del PNNR con una governance partecipata
  • Eliminare il taglio strutturale agli organici della scuola
  • Investire su formazione, competenze e politiche attive
  • Favorire la partecipazione dei lavoratori agli utili e alla vita delle imprese
  • Promuovere una nuova politica industriale ed energetica

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Quattordicesima luglio

Guida alla Quattordicesima mensilità luglio

Con la mensilità di pensione di luglio 2024, l’INPS eroga d’ufficio la quattordicesima mensilità a favore dei pensionati che rientrano nei requisiti reddituali e di età stabiliti.

Verifica diritto alla quattordicesima mensilità

La verifica del diritto alla quattordicesima mensilità viene effettuata sulla base dei redditi da pensione presenti nel Casellario Centrale dei pensionati INPS dell’anno in corso, ossia del 2024, e dei redditi diversi da pensione relativi all’anno precedente.

Per i redditi diversi da quelli da prestazione, in assenza delle informazioni relative agli anni 2024 o 2023, l’Istituto utilizza i redditi degli anni precedenti, risalendo fino al 2020.

Con riferimento all’anno 2024:

  • in caso di prima concessione, sono valutati tutti i redditi posseduti dal soggetto nell’anno 2024.  Rientrano in questa casistica anche tutti coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva;
  • in caso di concessione successiva alla prima, sono presi a riferimento:

⏩   redditi per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati INPS, conseguiti nel 2024;

⏩ i redditi diversi da quelli del punto precedente, conseguiti nel 2023.

Il diritto al beneficio dipende dal reddito annuo lordo del richiedente, in relazione agli anni di contribuzione da lavoro dipendente o autonomo. A partire dal 2017, a parità di contribuzione, gli importi vengono differenziati in base alla fascia di reddito nella quale si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte il trattamento minimo ovvero fino a 2 volte il Trattamento Minimo.

Limiti reddituali per il diritto alla quattordicesima

I limiti reddituali annui entro una volta e mezzo il trattamento minimo INPS (TM € 598,61 nel 2024) per il diritto alla somma aggiuntiva, nel 2024, sono rispettivamente di:

 € 11.672,90 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 12.109,90 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione;

 € 12.218,90 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 12.327,90 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione.

Ricordiamo che, a partire dal 2017, grazie all’intervento delle OO.SS. dei pensionati, l’importo della quattordicesima mensilità è stato incrementato del 30% per i pensionati con redditi entro una volta e mezza il TM INPS, arrivando rispettivamente a € 437,00, € 546,00 ed € 655,00 in base ai contributi versati durante la carriera lavorativa dai dipendenti e gli autonomi (fino a 15/18 anni, oltre 15 /18 anni e fino a 25/28 anni, oltre 25/28 anni).

I limiti reddituali annui entro una volta e mezzo e due volte il Trattamento Minimo INPS per il diritto alla somma aggiuntiva, nel 2024, sono, rispettivamente:

 € 15.563,86 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 15.899,86 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione;

 € 15.983,86 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 16.067,86 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione.

Per i pensionati che rientrano in tali limiti reddituali, gli importi della quattordicesima mensilità sono riconosciti, rispettivamente, nella misura di € 336,00, € 420,00 e € 504,00 sempre in base ai versamenti contributivi durante la carriera lavorativa dai dipendenti e gli autonomi (fino a 15/18 anni, oltre 15/18 e fino a 25/28 anni, oltre 25 /28 anni).

Viene altresì fatta valere la c.d. clausola di salvaguardia, per cui, in caso di superamento del limite di reddito della fascia di appartenenza, la somma aggiuntiva, viene corrisposta in misura parziale, fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Quando si riceve la quattordicesima mensilità?

Coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2024 (pensioni gestite nei sistemi integrati) o dal 1° luglio 2024 (pensioni gestite nei sistemi della Gestione pubblica ed ex INPGI) al 31 dicembre 2024, e i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2023 riceveranno la quattordicesima con la rata di dicembre 2024.

Coloro che, oltre a rientrare nei limiti reddituali, abbiano compiuto un’età maggiore o uguale a 64 anni alla data del 31 luglio 2024, riceveranno la quattordicesima sulla mensilità di luglio 2024.

A chi non spetta la quattordicesima mensilità?

Il beneficio non spetta su una delle seguenti prestazioni: Invalidità Civile, Pensione Sociale, Assegno Sociale e l’Ape Sociale, ecc.

La quattordicesima non viene, inoltre, erogata per le seguenti prestazioni:

  • pensioni interessate da sostituzione Stato o rivalsa Enti locali;
  • trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati;
  • pensioni della ex SPORTASS.

Quattordicesima Pensioni della Gestione Pubblica

Con riferimento alle pensioni della Gestione pubblica, la platea interessata al riconoscimento d’ufficio della quattordicesima sulla mensilità di pensione di luglio 2024 riguarda coloro che rientrano nei limiti reddituali stabiliti e che, alla data del 30 giugno 2024, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni.

Si tratta di:

  • soggetti ai quali è stata attribuita d’ufficio la quattordicesima;
  • soggetti ai quali non è stata attribuita la quattordicesima, in quanto titolari di altro trattamento pensionistico presente nel Casellario centrale dei pensionati;
  • soggetti ai quali non è stata attribuita la quattordicesima per cause diverse da quella del punto precedente, con l’indicazione della relativa motivazione.

I redditi utilizzati dall’Istituto sono quelli trasmessi dagli interessati entro il giorno 13 maggio 2024.

In assenza di informazioni reddituali relativi agli anni 2023 o 2022per i redditi diversi da quelli da prestazione, sono stati utilizzati i redditi dell’ultima campagna reddituale elaborata, ossia i redditi dell’anno 2021.

Comunicazioni ai pensionati quattordicesima mensilità

L’Istituto non inoltrerà in forma cartacea le comunicazioni ai pensionati relative al credito della quattordicesima mensilità.

Tutte le informative riguardanti la 14^ mensilità si potranno visualizzare:

  • nella relativa sezione del modello “OBIS/M”;
  • con apposita comunicazione nella sezione “MY INPS” dell’interessato e con invio di una comunicazione e-mail al contatto telematico certificato del pensionato, se disponibile;
  • sul cedolino, con apposita annotazione;
  • con invio di una notifica sull’app “IO”.

Rientri nei requisiti, ma non hai ricevuto la quattordicesima mensilità?

Rivolgiti al Patronato INAS-CISL! Gli operatori verificheranno la tua posizione e presenteranno all’INPS domanda di ricostituzione online.

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Manifestazione CISL sabato 25 novembre a Roma per migliorare la manovra

Anche Fnp Cisl Romagna scende in piazza insieme alla Cisl, Sabato 25 novembre alle ore 10 in piazza Santi Apostoli a Roma, per chiedere miglioramenti e correzioni alla manovra.

La manifestazione “Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale” intende sottolineare la necessità di intervenire sulla finanziaria per pensioni, sanità, istruzione, enti locali, sviluppo sociale, ma anche realizzare un nuovo patto sociale attraverso l’attuazione del Pnrr.

Se da un lato la legge di bilancio 2024 risponde ad alcune delle rivendicazioni avanzate dall’Agenda Cisl, dall’altro tante sono le ombre delle misure previste. La stretta sulla previdenza, come sottolinea Sbarra, è sicuramente una delle più grandi.

“Non ci piace la stretta sulla previdenza e sulle pensioni: quota 103 diventa ancora più penalizzante per le persone che vi ricorrono. – dichiara Sbarra, Segretario Generale Cisl – E’ assolutamente sbagliata la misura che modifica aliquote e rendimenti per i futuri trattamenti pensionistici di medici, infermieri, personale degli enti locali, maestre d’asilo, ufficiali giudiziari. Si restringe ancora ulteriormente l’intervento su ape sociale e opzione donna e vengono alzati i coefficienti economici del trattamento pensionistico minimo per i lavoratori che intendono accedere all’anticipo pensionistico. Ecco questo ci sembra un intervento assolutamente errato”

MANOVRA 2024: COSA CHIEDIAMO

Grazie al confronto e alle mobilitazioni Cisl, con la manovra abbiamo ottenuto alcuni interventi positivi sulle pensioni, tra cui:

  • adeguamento inflazione: indicizzazione piena fino a quattro volte il trattamento minimo, incremento straordinario per pensioni minime;
  • conguaglio 2023: anticipo della perequazione entro dicembre;
  • pensione contributiva: il vincolo per la pensione di vecchiaia a 67 anni viene ridotto da 1,5 a 1 volta l’assegno sociale.

Allo stesso tempo, con la mobilitazione di sabato 25 novembre chiediamo forti interventi per:

  • superare la legge Fornero: rimuovendo le penalizzazioni su quota 103 e quelle sulle rendite pensionistiche retributive di insegnanti d’asilo e scuole elementari parificate, lavoratori degli enti locali, operatori sanitari, ufficiali, aiutanti e coadiutori giudiziari;
  • Opzione Donna: ridurre l’età ed eliminare le condizioni che limitano l’accesso;
  • rafforzare ed allargare Ape Sociale;
  • rimuovere l’incremento dell’importo minimo per l’anticipo della pensione contributiva a tre volte l’assegno sociale;
  • la piena rivalutazione di tutte le pensioni e per le quattordicesime mensilità l’aumento dell’importo e l’ampliamento della platea dei destinatari;
  • la pensione contributiva di garanzia per i giovani e un maggior sostegno per la previdenza complementare.

Chiediamo, inoltre, più risorse per sanità e politiche sociali. In particolare, è necessario fornire più sostegno alla povertà e alla disabilità, e finanziare la legge sulla non autosufficienza per supportare anziani, famiglie e persone fragili.

Fnp Cisl Romagna invita ad unirsi alla manifestazione di sabato 25 novembre a Roma, per chiedere insieme un nuovo patto sociale con la forza responsabile della partecipazione.

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“Progetto accoglienza” di FNP Cisl Romagna: per essere più vicini ai pensionati.

FNP Cisl Romagna è da sempre attenta a sostenere e supportare i pensionati del territorio della Romagna, tra tutele, informazioni e consulenze per migliorare e facilitare la vita degli anziani.

Per questo, durante il periodo fiscale per la compilazione del 730, dal mese di aprile fino a luglio di quest’anno, la segreteria e tutto lo staff di FNP Cisl Romagna hanno voluto dedicare un’accoglienza particolare ai pensionati dando vita al “Progetto accoglienza

9 collaboratori, nelle sedi principali della Romagna, hanno accompagnato i pensionati nelle varie incombenze fiscali, fornendo assistenza personalizzata, aiutandoli a comprendere le implicazioni fiscali delle loro pensioni e delle loro entrate.

Le persone contattate ed invitate a passare presso le nostre sedi erano seguite dal nostro staff gentile ed adeguatamente formato, fornendo tutte le informazioni utili su ambiti fiscali e non solo, facendo lo spid a chi ne aveva bisogno, indirizzandole verso altre prestazioni della Cisl, aiutandole a seconda delle singole esigenze, e ringraziandole per la loro fiducia con dei piccoli gadget” Afferma Maria Antonietta Alosi, Segretaria generale FNP Cisl Romagna

Il successo del “Progetto Accoglienza”

Attraverso consulenze individuali e sessioni informative mirate, il “progetto accoglienza” ha voluto garantire che i pensionati potessero massimizzare i benefici fiscali, sfruttare le detrazioni disponibili ed eseguire al meglio la dichiarazione dei redditi, per districarsi al meglio difronte alla burocrazia ed ai continui cambiamenti normativi.

Questo importante lavoro è stato ricambiato dalla fiducia dei pensionati: più di 5000 persone, iscritte Cisl e non, si sono rivolte alle sedi principali, a cui si devono sommare tutti i contatti delle sedi periferiche.

I dati della segreteria: “Esclusivamente come FNP CISL Romagna, abbiamo fatto 382 nuovi iscritti, che ringraziamo. È un dato altissimo: il 33% di quelli contattati hanno riconosciuto il nostro valore ed il nostro ruolo, e noi siamo pronti ad essere al loro fianco” .

La fiducia dei nostri iscritti

Altra soddisfazione per FNP CISL Romagna viene proprio dalla FNP Emilia Romagna, che dall’ultima estrapolazione dei dati a livello regionale, il segretario regionale Roberto Pezzani ha rilevato che il territorio della Romagna ha invertito la tendenza rispetto all’anno precedente, ossia si sono avute nei primi mesi dell’anno pochissime revoche rispetto all’anno scorso.

Questo importante dato ci riempie di orgoglio ma anche di gratitudine verso tutti i nostri pensionati iscritti a FNP Cisl Romagna” afferma Maria Antonietta Aloisi, – “La nostra accoglienza ci contraddistingue, il nostro obiettivo è far sentire le persone a casa loro come deve essere la sede sindacale: la casa dell’iscritto”.

Manifestazione a Bologna 6 maggio – Le richieste di Cgil, Cisl, Uil e Pensionati per il sistema previdenziale

Si terrà a Bologna il 6 maggio la manifestazione interregionale Cgil, Cisl, Uil, e dove prenderà parte anche FNP Cisl Romagna con la sua delegazione di pensionati e pensionate per far sentire la propria voce.

Manifestiamo per una nuova stagione del lavoro e dei diritti!

La mobilitazione è volta a supportare le richieste sindacali nei confronti del Governo e del Sistema delle Imprese, per un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati, dei giovani e delle donne, attraverso gli investimenti e le riforme previste dal PNRR e un modello di governance partecipata tra Governo, Regioni, Enti locali e Parti sociali.

PENSIONATI E PENSIONI: LE NOSTRE RICHIESTE

Le richieste di Cgil, Cisl, Uil, e delle categorie sindacali dei Pensionati includono:

  • l’aumento del valore reale di pensioni e salari per la tutela dei redditi e del potere d’acquisto dall’inflazione;
  • riforma del sistema previdenziale per renderlo socialmente sostenibile, con la proposta di flessibilità in uscita, permettendo a lavoratori e lavoratrici la possibilità di scegliere quando andare in pensione;
  • riforma redistributiva del fisco con riduzione del carico su lavoro e pensioni e tassazione extraprofitti e rendite finanziarie;
  • rinnovo dei contratti nazionali pubblici e privati;
  • valorizzazione previdenziale del lavoro delle donne, del lavoro di cura, e delle condizioni delle categorie più fragili (disoccupati, invalidi, caregiver);
  • più occupazione e finanziamenti al sistema socio-sanitario pubblico per garantire il diritto universale alla salute e il sostegno alla non autosufficienza;
  • allargamento della platea dei “lavori usuranti”;
  • sostegno alla previdenza complementare per favorire l’incremento dell’adesione ai fondi pensione negoziali.

“Fisco, sanità e pensioni –sottolinea Roberto Pezzani, Segretario generale Pensionati Cisl Emilia-Romagna- sono i temi che più stanno a cuore ai nostri anziani. Le pensioni devono garantire il pieno potere di acquisto. Occorre, inoltre, separare previdenza e assistenza per una corretta valutazione della spesa pensionistica italiana a livello internazionale”.

Invitiamo pertanto i pensionati e le pensionate, i lavoratori e le lavoratrici , e tutti i cittadini e tutte le cittadine a partecipare alla manifestazione a Bologna il 6 maggio.

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esenzione Ticket 2023

Ticket sanitario: guida alle esenzioni per reddito

L’esenzione dal ticket sanitario per reddito spetta ai cittadini e alle cittadine che si trovano in particolari condizioni economiche, in riferimento al reddito familiare (non all’ISEE). 

QUALI SONO I REQUISITI PER L’ESENZIONE TICKET SANITARIO?

I requisiti per accedere all’esenzione ticket sanitario per reddito o disoccupazione riguardano il reddito familiare fiscale lordo annuo e sono così classificati:

  • codice esenzione E01: i bambini di età inferiore ai 6 anni appartenenti ad un nucleo con reddito familiare fiscale lordo annuo inferiore a 36.151,98 € (riferito all’anno precedente);
  • codice esenzione E01: i cittadini di età superiore a 65 anni appartenenti ad un nucleo familiare composto da Marito e moglie, con reddito fiscale lordo annuo inferiore a 36.151,98 € (riferito all’anno precedente); l’esenzione è personale e non può essere estesa ai familiari a carico (ossia ai figli superiore ai 6 anni);
  • codice esenzione E02: i disoccupati con più di 16 anni registrati nei Centri per l’impiego, in passato già occupati, e i famigliari a carico, con reddito familiare fiscale lordo annuo inferiore a 8.263,31 €, incrementato fino a 11.362,05 € in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 € per ogni figlio a carico. La condizione di disoccupazione deve risultare al momento attuale

COME OTTENERE L’ESENZIONE TICKET PER REDDITO?

Le esenzioni ticket sanitario per reddito saranno d’ora in poi rilasciate in modo automatico dalla Asl dell’Emilia Romagna.

Il Ministero dell’economia fornirà i dati di reddito personali all’azienda ospedaliera, in modo da attivare l’esonero automatico dal pagamento del ticket.

La durata dell’esenzione è sempre annuale, e il diritto ad ottenerla viene riconosciuto sulla base del reddito percepito nell’anno precedente

COME CAMBIA L’ESENZIONE TICKET IN EMILIA ROMAGNA?

Ecco cosa cambia per l’esenzione ticket sanitario in Emilia Romagna:

  • Tutte le esenzioni ticket per reddito, per disoccupazione e per i nuclei familiari con almeno 2 figli a carico avranno validità annuale: dal 1° aprile al 31 marzo dell’anno successivo.
  • Non ci saranno più le esenzioni con validità illimitata: verranno progressivamente chiuse le esenzioni con validità illimitata richieste tramite autocertificazione prima del 2021, che non risulteranno confermate dal ministero.
  • L’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per redditi avviene in modo automatico: dalla seconda metà di marzo di ogni anno, ogni cittadino della Regione può controllare sul proprio Fascicolo sanitario elettronico (FSE) se l’esenzione è stata effettivamente rilasciata.

In caso di dubbi, incertezze ed eventuali errori sulla situazione economica o di dati riportata, puoi (tramite FSE o andando di persona ad uno sportello CUP) presentare un’autocertificazione, che verrà poi presa in esame e verificata dall’Agenzia delle Entrate.

COME PRESENTARE L’AUTOCERTIFICAZIONE?

Se sei stato automaticamente escluso dall’esonero ticket sanitario, ma ritieni di averne comunque diritto puoi presentare l’autocertificazione tramite fascicolo sanitario elettronico o recandoti di persona presso un CUP in qualunque periodo dell’anno.

Tali autocertificazioni saranno sottoposte a verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate per controllare che il reddito non superi i limiti previsti per beneficiare dell’esenzione.

Se si dispone già di un’esenzione totale dal ticket per altri motivi, non occorre richiedere l’esenzione per reddito, perché in ogni caso non si è tenuti al pagamento di alcun ticket. Ad esempio, in caso di invalidità.

Inoltre, invitiamo tutti gli iscritti FNP Romagna che non hanno accesso al fascicolo sanitario tramite SPID e non presentano il modello 730, a fare il modello 730 al fine di agevolare l’applicazione automatica dell’esenzione ticket.

Puoi richiedere informazioni a tutte le sedi della Romagna dove è presente il sindacato pensionati CISL.

La medicina di genere: la strada per un futuro migliore. Percorriamola insieme.

Il 17 ottobre 2022 a Forlì si terrà un convegno scientifico sulla Medicina di Genere.

La medicina di genere è definita come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona. Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici, nonché negli stili di vita e nella risposta ai nutrienti. Inoltre, anche l’accesso alle cure presenta rilevanti diseguaglianze legate al genere.

Dal 1998 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) parla di medicina di genere, ma ancora oggi è scarsamente conosciuta. Purtroppo, la medicina di genere viaggia parallela alla medicina, ma le due dovrebbero intersecarsi per garantire una risposta che tenga in conto sia le differenze biologiche che quelle socio-culturali ed economiche.

Il convegno sulla medicina di genere, organizzato dalla Fnp Cisl Romagna e dal Patrocinio del Comune di Forlì, si terrà a Forlì nella Sala Don Bosco, in Via Ridolfi, 31 dalle 9.30 alle 12.00.

Interventi durante il convegno:

Durante l’incontro sulla medicina di genere sarà possibile ascoltare diversi interventi.

Ad aprire il convegno sarà: Maria Antonietta Aloisi, Segretario Generale FNP CISL Romagna-

Saranno due gli interventi focalizzati sulla divulgazione del tema trattato. Questi vogliono sensibilizzare e promuovere consapevolezza sull’argomento della medicina di genere. Ad intervenire saranno:

  • Dott.ssa Patrizia Stefanini: Ass.ne Meg – Medicina Europea di Genere
  • Dott. Francesco Sintoni: Direttore di Distretto Socio Sanitario Cesena, Valle del Savio, Rubicone Forlì.

A terminare la discussione del convegno sarà Antonio Amoroso, Segretario CISL Emilia-Romagna.

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PENSIONI: IN ROMAGNA L’IMPORTO MEDIO È PIÙ BASSO DELLA MEDIA REGIONALE.

In base ai dati forniti dall’Osservatorio INPS è possibile analizzare i redditi da pensione e vedere che in Romagna si registra nel 2022 un importo medio mensile di 948 euro.

Come per i redditi da lavoro, è la provincia di Rimini il fanalino di coda in regione con un importo medio di 880 euro nel 2022, dato in crescita però del 3,14% rispetto al 2021. La provincia di Ravenna quella che registra un importo medio delle pensioni in linea con il dato regionale (1.024 euro a Ravenna nel 2022; 1.054 l’importo medio regionale), anche questo in crescita rispetto al 2021 (+3,14%). La provincia di Forlì-Cesena evidenzia un importo medio mensile quest’anno di 938,91 euro, al di sotto della media regionale ma in crescita rispetto al 2021 del 3,22%

Le pensioni hanno registrato anche negli anni della pandemia -afferma Maria Antonietta Aloisi Segretario generale dei Pensionati CISL Romagna- una tenuta maggiore rispetto ai redditi dei lavoratori, anche se l’aumento del costo della vita, specialmente del gas, hanno inciso tantissimo sui pensionati, che stando più tempo a casa hanno sempre tenuto accesi i termosifoni ricevendo delle bollette molto alte”.

“Ciò che ci preoccupa- sottolinea Aloisi- è la prospettiva di lungo periodo: bassi redditi porteranno certamente a pensioni più basse nei prossimi decenni e sappiamo bene come ad oggi siano i pensionati ad essere la struttura portante delle famiglie, soprattutto a livello economico. Sono i pensionati ogni giorno i veri ammortizzatori sociali del nostro Paese. La forte precarietà che caratterizza il lavoro degli ultimi decenni e la mancata creazione di nuovi posti di lavoro hanno portato i lavoratori ad andare in pensione con importi sempre più bassi. Le più penalizzate sono certamente le donne, costrette sempre più spesso a scegliere un lavoro part time e non sempre continuativo, per far fronte alle esigenze familiari”.

“Inoltre l’aumento dei prezzi incide ovviamente anche sulle pensioni, la cui rivalutazione avvenuta da gennaio 2022 del 1,7% certamente non compensa i tanti anni in cui nemmeno un euro è stato dato per adeguare le pensioni all’aumento del costo della vita”.

“Quello che come sindacato dei pensionati chiediamo da tempo- conclude il Segretario dei Pensionati CISL Romagna– e che è incluso nelle tesi congressuali del 19° congresso nazionale che in questi giorni si svolge a Riccione, è rendere obbligatoria la pensione complementare, per evitare che i nostri figli e nipoti vadano in pensione con meno della metà dell’ultima retribuzione. Inoltre sappiamo che sono principalmente i pensionati e i lavoratori dipendenti a contribuire al sistema fiscale italiano. E’ quindi fondamentale far sì che si ottenga una riforma fiscale che dia più risorse a lavoratori e pensionati, favorendo i consumi e combattendo l’evasione fiscale, per una equa distribuzione delle ricchezze”.

fnp romagna

CAF CISL – COS’È E COME PUÒ AIUTARTI SE HAI BISOGNO DI ASSISTENZA FISCALE

COS’È IL CAF CISL?

Il CAF CISL, o Centro di Assistenza Fiscale CISL è un servizio di assistenza fiscale erogato dalla CISL per semplificare e migliorare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione. Dal 1993 il CAF CISL opera per assistere lavoratori e pensionati anche al di fuori del mondo del lavoro, al fine di aiutarli a trovare una risposta ai bisogni propri e della propria famiglia.

In che modo? Il CAF CISL fornisce a iscritti, lavoratori e pensionati assistenza e consulenza personalizzata nel campo fiscale e delle agevolazioni sociali attraverso un ampio spettro di servizi.

IN COSA PUÒ FORNIRTI ASSISTENZA IL CAF CISL ROMAGNA?

Gli operatori del CAF CISL possono fornirti assistenza per:

  • COMPILAZIONE E PRESENTAZIONE DEL MODELLO 730, cioè il modello di dichiarazione del reddito specifico per lavoratori dipendenti e pensionati.
  • COMPILAZIONE E PRESENTAZIONE DEL MODELLO UNICO, ovvero il modello ordinario di dichiarazione dei redditi.
  • COMPILAZIONE E PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA UNICA per il calcolo dell’ISEE e di domande per l’accesso a prestazioni sociali agevolate, a contributi di sostegno e a provvedimenti per diritto allo studio con calcolo ISEE Università.
  • COMPILAZIONE MODELLI INPS PER GLI INVALIDI CIVILI (ICRIC-ICLAV-ACCAS/PS), tra cui indennità di accompagnamento o di frequenza, assegno mensile, pensione sociale per l’invalidità.
  • ASSISTENZA ALLA COMPILAZIONE E ALLA PRESENTAZIONE DEI MODELLI REDDITUALI INPS (RED), cioè una dichiarazione che deve essere presentata dai pensionati che usufruiscono di prestazioni collegate alla situazione reddituale.

COSA FARE SE HAI BISOGNO DI ASSISTENZA FISCALE?

Se hai dubbi di carattere fiscale o riguardo alle prestazioni sociali o hai bisogno di assistenza fiscale, rivolgiti a una delle sedi CAF CISL Romagna oppure contatta una delle sedi FNP CISL Romagna.

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PENSIONI, PEREQUAZIONE E AUMENTI: COSA CAMBIA PER I PENSIONATI DAL 2022

Cos’è la perequazione?

La perequazione delle pensioni è il fondamentale strumento che garantisce ai pensionati un tenore di vita adeguato e costante, nonostante l’inflazione.

Come funziona la perequazione?

Grazie alla perequazione, ogni anno l’importo delle pensioni viene adeguato all’aumento del costo della vita, moltiplicandolo per il tasso di inflazione Istat. In questo modo, gli importi delle pensioni sono rivalutati annualmente e il potere d’acquisto della pensione è protetto dall’incremento dell’inflazione.

Sia le pensioni dirette (pensione di vecchiaia e di anzianità) sia quelle indirette (pensione di superstiti) giovano delle perequazioni.

Cosa cambia dal 2022?

Grazie alle mobilitazioni e al lavoro costante della Federazione Nazionale Pensionati CISL, dal 2022 finalmente la perequazione viene applicata agli scaglioni di reddito da pensione. Tornerà ad applicarsi, cioè, il meccanismo della legge 388/2000, modificata dalla legge 160/2019 (Legge di Bilancio per il 2020).

In base al Decreto ministeriale di novembre 2021, dal 1° gennaio 2022l’Indice di rivalutazione delle pensioni, è determinato, in via previsionale, nella misura pari a +1,7%, salvo conguaglio da effettuarsi in sede di perequazione per l’anno successivo.

Come saranno calcolati gli aumenti?

Le pensioni non saranno aumentate tutte allo stesso modo. La rivalutazione dipenderà dagli scaglioni di reddito:

  • 100% (1,7%) per trattamenti pensionistici complessivamente fino a quattro volte il minimo Inps (da € 0 a € 2.062,32);
  • 90% (= 1,53%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a 4 volte il minimo Inps e fino a 5 volte il trattamento minimo Inps (da € 2.062,33 a € 2.577,90);
  • 75% (= 1,27%) per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a 5 volte il minimo Inps (da € 2.577,91 in su).

Il trattamento minimo di riferimento in pagamento dal primo gennaio 2022 è pari a 523,83 euro.

NOTA BENE

L’INPS, avendo proceduto all’elaborazione dei rinnovi 2022 prima della pubblicazione del Decreto di novembre scorso, ha perequato i trattamenti previdenziali applicando la percentuale inferiore dell’1,6%. Pertanto, con la prima mensilità utile (marzo 2022) l’Istituto provvederà a riconoscere lo 0,1% a titolo di conguaglio.