La fragilità demografica, economica e sociale nella montagna romagnola

FNP Cisl Romagna e Cisl Romagna organizzano “La fragilità demografica, economica e sociale della montagna – Una sfida complessa e urgente”, evento che si terrà mercoledì 20 novembre a Bagno di Romagna (FC).

La mattinata sarà dedicata al tema dell’inverno demografico in Romagna, e in tutta la regione, sfida complessa e prioritaria con conseguenze anche sul tessuto socio-economico del territorio.

Sarà presentato, infatti, lo studio “Oggi è Domani. Presente e Futuro Demografico della Romagna”, frutto del Progetto Appennino, promosso dai Pensionati Cisl della regione, con il coordinamento della Fondazione Generazioni.

Inverno Demografico in Romagna – La ricerca

Quali sono le fragilità e i rischi dell’inverno demografico in Romagna?

Lo studio indaga i comuni a rischio demografico del territorio al fine di fornire una fotografia completa che possa guidare la progettazione di risposte e interventi adeguati.

Hanno preso parte alla ricerca 118 comuni delle aree più a rischio, grazie alla partecipazione attiva dei referenti territoriali FNP.

Lo studio è stato portato avanti, infatti, in collaborazione con un apposito “Gruppo di lavoro” costituito dalla FNP regionale e coordinato dal presidente della Fondazione Generazioni, Sergio Palmieri, per coadiuvare gli autori della ricerca, i demografi statistici Gianluigi Bovini e Franco Chiarini.

Il programma completo

L’evento si terrà mercoledì 20 novembre,  a partire dalle 9.30, presso il Palazzo del Capitano, in Via Fiorentina 38, 40 Bagno di Romagna (FC), secondo il seguente programma:

Introduce Maria Antonietta Aloisi – Segretaria Generale FNP CISL Romagna

Intervento di Sergio Palmieri – Presidente della Fondazione Generazioni

Presentazione della ricerca “Domani è oggi. Presente e futuro demografico della Romagna” a cura di Franco Chiarini – Demografo esperto in statistica e demografia

Contributo degli amministratori locali presenti all’evento

Conclude Francesco Marinelli – Segretario Generale CISL Romagna

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Manovra 2025 Cisl

Manovra 2025 – Dentro e Oltre il DDL Bilancio

È in corso l’iter di approvazione della manovra finanziaria 2025, che dovrà concludersi entro fine anno. Positive tutte le misure che rispondono alle priorità e alle richieste avanzate dalla Cisl negli ultimi mesi.

In attesa del testo definitivo della Legge di Bilancio 2025, facciamo un riepilogo dei principali temi.

Pensioni – Cosa abbiamo ottenuto

La manovra 2025 recepisce alcune delle richieste Cisl in merito alle pensioni tra cui:

  • Indicizzazione delle pensioni all’inflazione;
  • Contributo di solidarietà per banche e assicurazioni;
  • Rifinanziamento APE sociale;
  • Incentivi fiscali e contributivi ai lavoratori che ritardano il pensionamento;
  • Proroga quota 103 e Opzione Donna.

Sanità

La manovra prevede un aumento delle risorse per la sanità. In particolare, il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard è incrementato di 1.302 milioni di euro per l’anno 2025, 5.078 milioni di euro per l’anno 2026, 5.780 milioni di euro per l’anno 2027, 6.663 milioni di euro per l’anno 2028, 7.725 milioni per l’anno 2029 e 8.898 milioni annui a decorrere dall’anno 2030.

Una quota delle risorse incrementali è destinata ai rinnovi contrattuali 2028-2030.


Inoltre, le spese sanitarie e quelle per i mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dalla manovra. Sono escluse dal computo dell’ammontare complessivo degli oneri e delle spese le spese sanitarie detraibili; così come sono esclusi gli oneri sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024.


Per l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) è prevista una quota pari a 50 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.

Famiglia

Per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025 è previsto un “bonus nuove nascite” una tantum da 1.000 euro, per nuclei familiari con Isee inferiore a 40.000 euro annui.

Il bonus mamme, anche con due figli, viene esteso alle lavoratrici autonome con un tetto di reddito fino a 40mila euro.

La Manovra, inoltre, estende a tutti e rende strutturale il bonus nido previsto a decorrere dal 1° gennaio 2024, per i nuclei familiari con un Isee fino a 40mila euro.

Infine, il testo della legge di bilancio conferma l’esclusione dell’assegno unico dal computo dell’Isee per la richiesta dell’agevolazione.

Povertà

La Manovra 2025 prevede nuove risorse per il sostegno degli indigenti e per gli acquisti di beni di prima necessità attraverso la Carta “Dedicata a te”.

La dotazione del fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti è incrementata di 50 milioni di euro annui dal 2025.

Inoltre la dotazione del fondo istituito presso il Ministero dell’agricoltura destinato all’acquisito di beni alimentari di prima necessità e di carburanti, o in alternativa di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale per soggetti con Isee fino a 15mila euro è incrementata di 500 milioni per il 2025 per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.

Cuneo

Cambia il meccanismo che consente di rafforzare le busta paga dei lavoratori dipendenti fino a 40mila euro, estendendo gli effetti previsti prima fino a 35mila euro con il taglio del cuneo contributivo.

Il primo articolo della legge di bilancio conferma le attuali aliquote Irpef e alza la base delle detrazioni sul lavoro da 1.880 a 1.955 euro.

Dentro e oltre il DDL Bilancio – Cosa chiediamo

La Cisl esprime soddisfazione per i risultati raggiunti, ma è pronta a continuare il confronto e il proprio impegno per:

  • Aumentare maggiormente le risorse per pensioni minime e non autosufficienza
  • Incrementare gli sgravi fiscali alle fasce medie
  • Rendere la previdenza più flessibile e sostenibile
  • Rafforzare il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale
  • Utilizzare le risorse del PNNR con una governance partecipata
  • Eliminare il taglio strutturale agli organici della scuola
  • Investire su formazione, competenze e politiche attive
  • Favorire la partecipazione dei lavoratori agli utili e alla vita delle imprese
  • Promuovere una nuova politica industriale ed energetica

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Truffe online: le più diffuse, come difendersi

Internet, email, sms, app e social network: oggi più che mai disponiamo di strumenti e canali che offrono molteplici opportunità, ma che possono esporci anche a qualche rischio.

Nel 2024, i dati statistici sulle truffe online hanno rivelato un aumento significativo degli incidenti, con un incremento notevole rispetto agli scorsi anni. Nel 2023, la Polizia Postale italiana ha registrato un aumento significativo dei casi di truffe online. Sono state denunciate oltre 3.500 persone per truffe legate all’e-commerce e al falso trading online.

Le somme sottratte sono aumentate del 20% rispetto al 2022, raggiungendo i 140 milioni di euro di profitti illeciti. L’analisi delle tecniche utilizzate dai truffatori mostra anche che l’uso dell’intelligenza artificiale contribuisce a rendere sempre più sofisticate le modalità di raggiro. Strumenti di intelligenza artificiale, come quelli in grado di clonare la voce delle persone, vengono sempre più spesso utilizzati dai cybercriminali.

Truffe online: “il phishing”

Tra le truffe più diffuse e insidiose, il phishing è un tipo di frode informatica che mira al furto dei dati sensibili.

E’ una particolare tipologia di truffa realizzata sulla rete Internet attraverso l’inganno degli utenti. Si concretizza principalmente attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli: attraverso una e-mail, solo apparentemente proveniente da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.).

Il messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura, a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati.  In realtà il sito a cui ci si collega è stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.

Diversi utenti hanno segnalato di aver ricevuto comunicazioni, da parte di un sedicente servizio cliente INPS, relative a problemi nell’esecuzione di bonifici. “Non siamo in grado di effettuare il bonifico perché ci risulta che i dati registrati nel sistema non sono stati aggiornati”: questo l’avviso contenuto nella email, seguito dall’invito ad aggiornare i propri dati personali, tramite un link, per poter ricevere il fantomatico bonifico da parte dell’Istituto. L’INPS invita gli utenti a diffidare di tali comunicazioni, evitando di cliccare su questi link.

Sono stati segnalati, inoltre, tentativi di truffa tramite email che invitano a scaricare bollettini di versamento precompilati o link cliccabili per ricevere il rimborso di contributi versati in eccesso. Bisogna sempre diffidare di queste comunicazioni in quanto l’Istituto, per motivi di sicurezza, non invia mai messaggi di posta elettronica contenenti allegati da scaricare o link cliccabili.

Non solo email. È necessario fare attenzione anche agli SMS che inducono ad aprire un link per aggiornare la propria posizione INPS.

Truffe Telefoniche

Gli utenti possono anche ricevere una telefonata nel corso della quale un finto operatore telefonico INPS chiede di conoscere i dati relativi alla propria posizione nell’ambito di soggetti di diritto privato, come società o associazioni.

In altri casi sempre più frequenti i truffatori si fingono agenti delle Forze dell’Ordine che avvisano la persona che un nipote o figlio è stato arrestato o si trova in ospedale per un incidente con gravi conseguenze e che solo tramite un pagamento diretto è possibile far uscire il familiare dalle accuse. In questi casi si consiglia di interrompere la conversazione e, in caso di dubbio, di richiamare il proprio familiare direttamente per accertarsi delle sue condizioni.

Falsi funzionari

I tentativi di raggiro avvengono, inoltre, da parte di falsi funzionari INPS che possono presentarsi anche presso la propria abitazione. L’Istituto non invia incaricati presso il domicilio degli utenti e assistiti.

Prestiti e pubblicità ingannevole

Esistono società, non correlate e non riconducibili all’Istituto, che fanno riferimento nel proprio nome, in tutto o in parte, a “INPS” e che offrono servizi in termini equivoci o ingannevoli.

Si tratta di società d’intermediazione finanziaria che pubblicizzano, tramite SMS, prestiti sponsorizzati come “convenzionati” con l’Istituto, i cui siti non rimandano affatto ai benefici erogati istituzionalmente dall’INPS ai propri iscritti e pensionati.

Consigli utili

È importante ricordare che l’INPS non acquisisce in alcun caso, telefonicamente o via email ordinaria, le coordinate bancarie o altri dati che permettano di risalire a informazioni finanziarie. Inoltre, tutte le informazioni sulle prestazioni sono consultabili esclusivamente accedendo al sito istituzionale.

È, quindi, necessario:

  • non dare seguito a richieste che arrivino per email non certificata, telefono o tramite il porta a porta;
  • diffidare di qualsiasi persona dichiari di essere un incaricato o funzionario INPS e sostenga di dover effettuare accertamenti di varia natura;
  • prestare la massima attenzione alle comunicazioni che si ricevono, non cliccare sui link di email di origine dubbia e verificare sempre l’indirizzo di provenienza.

Il principale, se non l’unico, scudo contro le truffe online è sicuramente il buon senso, unito al giusto grado di dubbio. Quando riceviamo una richiesta di amicizia sospetta, che non ha amicizie in comune con noi, che condivide pochissimi contenuti e mostra poche immagini è bene dubitare. 

Lo stesso vale per le altre tipologie di truffa telematica. Nessuno, infatti, offre facili guadagni a fronte di piccoli corrispettivi. Se qualcuno ci propone un sistema per fare facili guadagni e migliorare in poco tempo la nostra condizione economica ci troviamo certamente di fronte a una truffa online o nella migliore delle ipotesi di fronte a qualcuno che vuole solo venderci un prodotto di dubbia validità. 

Nel caso dell’acquisto di prodotti online è invece bene diffidare di piattaforme sconosciute e affidarsi invece a quelle più conosciute che offrono diversi livelli di protezione dell’acquisto. Anche su tali piattaforme è bene però valutare l’affidabilità del venditore attraverso le recensioni degli altri utenti e la reputazione che ne emerge. Per quanto riguarda l’acquisto di prodotti firmati la scelta migliore rimane sempre quella di recarsi in negozio o di acquistare sugli store ufficiali.

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Bonus Decoder TV

Bonus decoder Tv 2024: chi può richiederlo e come averlo gratis

Il 28 agosto si è completato il passaggio al Dvb-T2 ( Digital Video Broadcasting – 2nd Generation Terrestria, lo standard europeo per la trasmissione televisiva digitale terrestre).

Per alcuni televisori è necessario un decoder: ecco chi ne ha diritto gratuitamente.

Dal 28 agosto alcuni canali non sono più visibili su alcuni televisori e occorre dotarsi di decoder per poter sintonizzare i canali.

Non tutti, però, dovremo comprarlo: per alcune categorie di cittadini è previsto un bonus decoder grazie al quale potranno ricevere l’apparecchio gratuitamente a casa.

Bisogna cambiare la Tv?

Per capire se è necessario sostituire il proprio televisore per poter sintonizzare i vari canali, oppure se è sufficiente un nuovo decoder, bisogna:

  • verificare se il proprio televisore si sintonizza sui canali 501 (Rai 1 HD), 502 (Rai 2 HD), 503 (Rai 3 HD), 54 (Rai Storia HD), 202 (Rai Radio 2 Visual HD). Se i canali sono visibili, la TV è compatibile, altrimenti, è necessario risintonizzare il televisore oppure collegarlo a un decoder.
  • controllare se sul manuale o sulla scheda tecnica del proprio apparecchio televisivo ci sono le diciture Dvb-T2 e HevC, facendo attenzione all’età del televisore: quelli comprati prima del 2017 non hanno un sintonizzatore compatibile con il sistema Dvb-T2.

Diversamente, i televisori acquistati a partire dal 22 dicembre 2018 supportano automaticamente il nuovo standard Dvb-T2 e la codifica Hevc.

Il bonus decoder TV per gli over 70

Per  fronteggiare il passaggio al nuovo sistema di trasmissione, il Governo ha previsto un bonus destinato ai cittadini over 70enni, che potranno ricevere l’apparecchio direttamente e gratuitamente a domicilio. Sono invece esclusi i contributi economici, come avvenuto in passato.

Quali sono i requisiti?

L’agevolazione è destinata ai cittadini di età pari o superiore a 70 anni e che percepiscono un trattamento pensionistico non superiore a 20mila euro all’anno. Inoltre, i richiedenti devono essere titolari di un abbonamento al servizio di radiodiffusione ed essere in regola con il canone Rai.

Come richiedere il decoder?

Grazie a un accordo tra Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Poste Italiane, i cittadini over 70 che hanno diritto al decoder Tv possono richiederlo e pianificare la consegna a domicilio tramite il numero verde 800 776 883 (da lunedì a venerdì e dalle 10 alle 18, festivi esclusi), oppure tramite gli uffici postali.

Infine, si può prenotare il decoder sull’apposita area dedicata all’interno del portale creato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy all’indirizzo web www.prenotazionedecodertv.it. Per accedere è necessario inserire il proprio codice fiscale.

Fino a quando è possibile richiederlo?

Per chiedere gratuitamente il decoder c’è tempo fino al 31 ottobre 2024. Tuttavia, le richieste saranno accolte fino a esaurimento degli apparecchi disponibili.

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Social Card Dedicata a Te

Nuova social card “Dedicata a te”: come funziona il bonus 500 euro per la spesa

Dal 9 settembre è attiva la social card “Dedicata a te”, misura di sostegno economico per le famiglie italiane in difficoltà. Il bonus spesa è ora di 500 euro, da utilizzare per l’acquisto di prodotti essenziali fino a dicembre 2024, con la possibilità di un rinnovo successivo.

La social card permette di acquistare beni di prima necessità. È stata rafforzata rispetto agli anni precedenti, con un aumento sia del numero di beneficiari che dell’importo mensile disponibile.

L’aumento dei fondi stanziati, da 520 a 676 milioni di euro, ha permesso di estendere la platea dei beneficiari a 1,33 milioni di famiglie.

A chi spetta la Social Card “Dedicata a te”

La social card “Dedicata a te” è destinata ai nuclei familiari composti da almeno tre persone con un reddito Isee non superiore a 15.000 euro. Tuttavia, sono esclusi i single, le coppie senza figli, e coloro che già ricevono altri contributi come l’Assegno di inclusione, la Naspi o la Cassa Integrazione.

Come ottenere la Social Card “Dedicata a te”

Un aspetto positivo di questa misura è la semplicità di accesso: non è necessaria alcuna domanda.

Saranno i comuni a selezionare e informare le famiglie che rispettano i requisiti, ordinando i beneficiari secondo criteri di priorità. Una volta selezionati, i beneficiari saranno contattati e invitati a ritirare la social card presso l’ufficio postale, presentando la comunicazione ricevuta dal comune.

La social card potrà essere utilizzata solo nei supermercati convenzionati per l’acquisto di beni di prima necessità, come alimenti, carburante e abbonamenti per il trasporto pubblico locale, escludendo però le bevande alcoliche e senza la possibilità di prelievo di contante.

L’intero contributo dovrà essere speso entro il 28 febbraio 2025, con l’obbligo di effettuare la prima spesa entro il 16 dicembre 2024.

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Maltempo Romagna

Maltempo Romagna – Il messaggio di solidarietà di FNP Romagna

Ancora una volta piogge torrenziali si accaniscono sulla Romagna, e per fortuna nessuna vittima ma danni materiali.

A nome mio personale e dell’intera comunità della Fnp Cisl pensionati, esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà a persone e famiglie di città e paesi della Romagna per le conseguenze del maltempo che ha colpito ancora una volta queste località.

E consapevoli delle spese che ancora una volta queste famiglie dovranno sostenere per il ripristino dell’abitazione, gli interventi di pulizia e rimozione di acqua e fango auspichiamo anche un urgente aiuto concreto, da parte di Comuni e Istituzioni, per mitigare almeno in parte, i disagi delle persone nella gestione degli aspetti normali della vita quotidiana.

Vicinanza e solidarietà alle famiglie colpite da questa ondata di maltempo dalla nostra Fnp Cisl pensionati.

(Maria Antonietta Aloisi – Segretaria Generale FNP Cisl Romagna)

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Bonus Fondo Affitti Emilia Romagna

Bonus Fondo Affitto 2024: Come Fare Domanda dal 19 Settembre al 15 Ottobre

La Regione Emilia-Romagna ha ufficialmente approvato il Bando Fondo Affitto 2024 tramite la Delibera di Giunta n. 1620 dell’8 luglio 2024. Con un totale di 10 milioni di euro disponibili, il bando offre sostegno alle famiglie con difficoltà nel pagamento dell’affitto.

Come Funziona il Bonus Fondo Affitto 2024?

Il fondo è stato istituito per offrire un aiuto diretto alle famiglie che si trovano in difficoltà nel coprire le spese di affitto. L’obiettivo è sostenere chi ha una significativa incidenza del canone annuo sul reddito lordo.

Sicet Romagna, in collaborazione con CAF e FNP, offre ai propri iscritti assistenza completa e gratuita per la compilazione delle domande online.

Importo del Bonus Affitto 2024: Quanto si Può Ottenere?

Il contributo varia in base all’incidenza del canone annuo sul reddito lordo IRPEF e copre una percentuale del canone annuo, con un limite massimo per ciascuna fascia di reddito:

  • 20% del canone annuo, fino a un massimo di 1.500 € per chi ha un’incidenza del canone annuo sul reddito IRPEF tra il 25% e il 40%.
  • 25% del canone annuo, fino a un massimo di 2.000 € per chi ha un’incidenza del canone annuo sul reddito IRPEF superiore al 40%.

Quali sono i requisiti per accedere al Bonus Affitto 2024?

Possono beneficiare del contributo Fondo Affitto 2024 coloro che rispettano i seguenti requisiti:

  • Cittadinanza: essere cittadini italiani, di uno Stato dell’Unione Europea oppure di uno Stato extra UE, purché con un permesso di soggiorno di almeno 1 anno o un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
  • Valore ISEE: il valore dell’ISEE ordinario o corrente per l’anno 2024 deve essere inferiore a 8.000 €.
  • Contratto di Locazione: essere titolari di un contratto di locazione regolarmente registrato o di un contratto di assegnazione in godimento di un alloggio di proprietà di cooperativa di abitazione nella regione Emilia-Romagna.
  • Incidenza Canone/Reddito: l’incidenza del canone di locazione annuo sul reddito lordo IRPEF complessivo del nucleo familiare deve essere uguale o superare al 25%. In termini pratici, l’affitto annuo deve rappresentare più di un quarto del reddito familiare.

Solo coloro che rispettano tutti i requisiti sopra elencati potranno accedere al contributo

Sono  CAUSA  di   ESCLUSIONE  dal   bonus affitto 2024 le  seguenti   condizioni   del nucleo familiare ISEE:

  • aver ricevuto il contributo regionale per l’EMERGENZA ABITATIVA
  • aver ricevuto il contributo MOROSITÀ COLPEVOLE
  • gli assegnatari di alloggi ERP (Case Popolari)
  • i titolari di contratto di locazione o godimento “futura vendita” o “vendita
  • differita” (affitto a riscatto)
  • aver ricevuto sostegno economico ER.GO. (studenti universitari fuori sede)
  • essere percettori di ASSEGNO DI INCLUSIONE
  • essere assegnatari alloggi PATTO PER LA CASA
  • aver ricevuto il contributo RINEGOZIAZIONE canone
  • essere titolari di DIRITTI DI PROPRIETÀ o diritti reali di godimento (nuda proprietà, usufrutto)

Come Presentare Domanda?

Le domande per il contributo Fondo Affitto 2024 potranno essere presentate online a partire dal 19 settembre 2024 e fino al 15 ottobre 2024. La Fnp Romagna, attraverso il Sicet Romagna, offre ai propri iscritti assistenza gratuita per la preparazione e l’invio della domanda.

Hai bisogno di assistenza con la compilazione della domanda? Vuoi verificare i requisiti per accedere al Bonus Affitto 2024? Contatta  gli uffici  FNP Romagna più vicini a te.

Clicca qui

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Convenzioni Estate 2024

Convenzioni FNP Romagna Estate 2024

L’estate è la stagione ideale per prendersi una pausa dal quotidiano e dedicarsi al proprio benessere e relax. Scopri le convenzioni FNP CISL Romagna per l’estate 2024.

Da tempo, FNP Cisl Romagna ha compreso l’importanza di offrire ai propri iscritti occasioni di svago e benessere. Grazie agli accordi con attività del territorio, le convenzioni FNP Cisl Romagna sono progettate per rispondere alle esigenze dei pensionati e contribuire a migliorare la loro qualità di vita.

Sei iscritto a FNP Cisl Romagna? Accedi a sconti e agevolazioni riservati a te per vivere un’estate rigenerante all’insegna del benessere e della salute.

Convenzioni FNP Romagna Mare 2024

Stai programmando la tua estate al mare? Anche quest’anno, FNP Cisl Romagna propone ai propri iscritti sconti e tariffe agevolate per lidi, stabilimenti balneari della Romagna.

Le proposte sono fruibili durante tutta la stagione balneare.

Scopri tutti i dettagli delle convenzioni Mare 2024. Clicca qui

Convenzioni FNP Romagna Terme e Benessere 2024

Il tuo obiettivo per l’estate 2024 è ritrovare il benessere fisico e interiore? Scopri le convenzioni FNP Romagna dedicate a salute e benessere. Accedi a sconti e agevolazioni su cure e bagni termali, trattamenti spa, percorsi benessere e soggiorni relax.

Clicca qui per scoprire di più

Come usufruire delle convenzioni FNP Romagna

Visita la sezione Convenzioni sul nostro sito web e consulta le agevolazioni attive in Romagna, nei territori di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena.

Scegli le attività indicate sul nostro sito web e recati presso l’attività con la tua tessera FNP CISL Romagna.

Per usufruire degli sconti e delle agevolazioni, ti basterà esibire la tua tessera FNP CISL.

Contributo rette cra

Contributo Rette CRA 2024

La Regione Emilia-Romagna e i Sindacati CGILCISL-UIL, SPI-FNP-UILP e ANCI hanno sottoscritto un accordo che prevede di riconoscere un contributo sulle rette CRA pagate nell’anno 2024, per alleviare l’aumento previsto dalla delibera di Giunta regionale n. 2242 del 2023.

Per finanziare tali contributi la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 10 milioni di euro che sono stati ripartiti tra i Distretti sulla base dei posti di CRA accreditati e contrattualizzati al 31 dicembre 2023.

Per chi è previsto il contributo rette CRA 2024?

Il contributo sulle rette dell’anno 2024 sarà riconosciuto agli ospiti, che occupano posti accreditati e contrattualizzati delle Case residenza anziani, con una dichiarazione ISEE nei limiti indicati.

Nello specifico, per accedere al contributo occorre rientrare nelle seguenti fasce ISEE:

a) per ISEE minore o uguale a euro 12.000,00 – contributo di euro 4,10 per ogni giorno di accoglienza in CRA nel 2024;

b) per ISEE maggiore di euro 12.000,00 e minore o uguale a euro 20.000,00 – contributo di euro 3,00 per ogni giorno di accoglienza in CRA nel 2024.

Non è previsto il contributo per gli utenti che hanno già usufruito del contributo del Comune / Unione dei comuni a copertura totale della quota utente o ad integrazione della quota utente, salvo che l’importo dell’intervento del Comune/Unione ad integrazione della quota utente sia inferiore a quello spettante secondo i criteri indicati sopra; in questi casi spetta la differenza in incremento.

Come fare domanda per il contributo rette CRA 2024?

Per ottenere il contributo occorre presentare domanda entro il 5 ottobre 2024, allegando l’attestazione ISEE sociosanitario residenze in corso di validità.

Nei prossimi giorni, le famiglie riceveranno una lettera con le indicazioni per le modalità di presentazione della domanda.

Nel frattempo, il CAF CISL ha predisposto i servizi di assistenza per la certificazione ISEE necessaria per ottenere il contributo. Rivolgiti subito alla sede Caf Cisl più vicina a te. Clicca qui

Oppure prenota un appuntamento contattando la tua sede di riferimento FNP Cisl Romagna.

Quattordicesima luglio

Guida alla Quattordicesima mensilità luglio

Con la mensilità di pensione di luglio 2024, l’INPS eroga d’ufficio la quattordicesima mensilità a favore dei pensionati che rientrano nei requisiti reddituali e di età stabiliti.

Verifica diritto alla quattordicesima mensilità

La verifica del diritto alla quattordicesima mensilità viene effettuata sulla base dei redditi da pensione presenti nel Casellario Centrale dei pensionati INPS dell’anno in corso, ossia del 2024, e dei redditi diversi da pensione relativi all’anno precedente.

Per i redditi diversi da quelli da prestazione, in assenza delle informazioni relative agli anni 2024 o 2023, l’Istituto utilizza i redditi degli anni precedenti, risalendo fino al 2020.

Con riferimento all’anno 2024:

  • in caso di prima concessione, sono valutati tutti i redditi posseduti dal soggetto nell’anno 2024.  Rientrano in questa casistica anche tutti coloro che negli anni precedenti non abbiano percepito la somma aggiuntiva;
  • in caso di concessione successiva alla prima, sono presi a riferimento:

⏩   redditi per prestazioni per le quali sussiste l’obbligo di comunicazione al Casellario centrale dei pensionati INPS, conseguiti nel 2024;

⏩ i redditi diversi da quelli del punto precedente, conseguiti nel 2023.

Il diritto al beneficio dipende dal reddito annuo lordo del richiedente, in relazione agli anni di contribuzione da lavoro dipendente o autonomo. A partire dal 2017, a parità di contribuzione, gli importi vengono differenziati in base alla fascia di reddito nella quale si inquadra il beneficiario, ossia fino a 1,5 volte il trattamento minimo ovvero fino a 2 volte il Trattamento Minimo.

Limiti reddituali per il diritto alla quattordicesima

I limiti reddituali annui entro una volta e mezzo il trattamento minimo INPS (TM € 598,61 nel 2024) per il diritto alla somma aggiuntiva, nel 2024, sono rispettivamente di:

 € 11.672,90 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 12.109,90 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione;

 € 12.218,90 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 12.327,90 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione.

Ricordiamo che, a partire dal 2017, grazie all’intervento delle OO.SS. dei pensionati, l’importo della quattordicesima mensilità è stato incrementato del 30% per i pensionati con redditi entro una volta e mezza il TM INPS, arrivando rispettivamente a € 437,00, € 546,00 ed € 655,00 in base ai contributi versati durante la carriera lavorativa dai dipendenti e gli autonomi (fino a 15/18 anni, oltre 15 /18 anni e fino a 25/28 anni, oltre 25/28 anni).

I limiti reddituali annui entro una volta e mezzo e due volte il Trattamento Minimo INPS per il diritto alla somma aggiuntiva, nel 2024, sono, rispettivamente:

 € 15.563,86 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 15.899,86 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione;

 € 15.983,86 limite di reddito entro cui la somma aggiuntiva spetta per intero;

 € 16.067,86 limite di reddito corrispondente alla prima fascia di contribuzione.

Per i pensionati che rientrano in tali limiti reddituali, gli importi della quattordicesima mensilità sono riconosciti, rispettivamente, nella misura di € 336,00, € 420,00 e € 504,00 sempre in base ai versamenti contributivi durante la carriera lavorativa dai dipendenti e gli autonomi (fino a 15/18 anni, oltre 15/18 e fino a 25/28 anni, oltre 25 /28 anni).

Viene altresì fatta valere la c.d. clausola di salvaguardia, per cui, in caso di superamento del limite di reddito della fascia di appartenenza, la somma aggiuntiva, viene corrisposta in misura parziale, fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Quando si riceve la quattordicesima mensilità?

Coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2024 (pensioni gestite nei sistemi integrati) o dal 1° luglio 2024 (pensioni gestite nei sistemi della Gestione pubblica ed ex INPGI) al 31 dicembre 2024, e i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2023 riceveranno la quattordicesima con la rata di dicembre 2024.

Coloro che, oltre a rientrare nei limiti reddituali, abbiano compiuto un’età maggiore o uguale a 64 anni alla data del 31 luglio 2024, riceveranno la quattordicesima sulla mensilità di luglio 2024.

A chi non spetta la quattordicesima mensilità?

Il beneficio non spetta su una delle seguenti prestazioni: Invalidità Civile, Pensione Sociale, Assegno Sociale e l’Ape Sociale, ecc.

La quattordicesima non viene, inoltre, erogata per le seguenti prestazioni:

  • pensioni interessate da sostituzione Stato o rivalsa Enti locali;
  • trattamenti pensionistici ai lavoratori extracomunitari rimpatriati;
  • pensioni della ex SPORTASS.

Quattordicesima Pensioni della Gestione Pubblica

Con riferimento alle pensioni della Gestione pubblica, la platea interessata al riconoscimento d’ufficio della quattordicesima sulla mensilità di pensione di luglio 2024 riguarda coloro che rientrano nei limiti reddituali stabiliti e che, alla data del 30 giugno 2024, hanno un’età maggiore o uguale a 64 anni.

Si tratta di:

  • soggetti ai quali è stata attribuita d’ufficio la quattordicesima;
  • soggetti ai quali non è stata attribuita la quattordicesima, in quanto titolari di altro trattamento pensionistico presente nel Casellario centrale dei pensionati;
  • soggetti ai quali non è stata attribuita la quattordicesima per cause diverse da quella del punto precedente, con l’indicazione della relativa motivazione.

I redditi utilizzati dall’Istituto sono quelli trasmessi dagli interessati entro il giorno 13 maggio 2024.

In assenza di informazioni reddituali relativi agli anni 2023 o 2022per i redditi diversi da quelli da prestazione, sono stati utilizzati i redditi dell’ultima campagna reddituale elaborata, ossia i redditi dell’anno 2021.

Comunicazioni ai pensionati quattordicesima mensilità

L’Istituto non inoltrerà in forma cartacea le comunicazioni ai pensionati relative al credito della quattordicesima mensilità.

Tutte le informative riguardanti la 14^ mensilità si potranno visualizzare:

  • nella relativa sezione del modello “OBIS/M”;
  • con apposita comunicazione nella sezione “MY INPS” dell’interessato e con invio di una comunicazione e-mail al contatto telematico certificato del pensionato, se disponibile;
  • sul cedolino, con apposita annotazione;
  • con invio di una notifica sull’app “IO”.

Rientri nei requisiti, ma non hai ricevuto la quattordicesima mensilità?

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